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Come districarsi nella burocrazia delle detrazioni

greengate: l’efficientamento energetico conviene

La Legge di Bilancio ha prorogato sino al 31 dicembre 2024 la detrazione fiscale del 65% sugli interventi mirati alla riqualificazione energetica di unità immobiliari e su edifici (o su porzioni) esistenti, di qualunque categoria catastale, compresi quelli strumentali. La prova dell’esistenza dell’edificio può essere fornita o dalla sua iscrizione in catasto, oppure dalla richiesta di accatastamento, nonché dal pagamento dell’Ici, se dovuta (non sono agevolabili le spese effettuate in corso di costruzione dell’immobile).

Per godere della misura è necessario presentare:

  • l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato, che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti (in alcuni casi però questo documento può essere sostituito da una certificazione dei produttori, per esempio, per interventi di sostituzione di finestre e infissi, per le caldaie a condensazione con potenza inferiore a 100 kW, per le pompe di calore di potenza elettrica assorbita minore di 100 KW e per i sistemi di dispositivi multimediali);
  • l’APE (Attestato di Prestazione Energetica), redatto da un tecnico non coinvolto nei lavori, che comprende i dati relativi all’efficienza energetica propri dell’edificio. Tale certificazione è prodotta successivamente all’esecuzione degli interventi, e va trasmessa all’Enea entro novanta giorni dalla fine dei lavori, cioè il giorno del cosiddetto “collaudo”;
  • la scheda informativa da spedire sempre all’Enea e sempre entro i novanta giorni dalla data di collaudo. La scheda, che dal 2018 va spedita anche per i lavori detraibili col bonus 50% che implicano un risparmio energetico, deve contenere: a) i dati identificativi della persona che ha sostenuto le spese; b) i dati dell’edificio su cui i lavori sono stati eseguiti; c) la tipologia di intervento eseguito; d) il risparmio di energia che ne è conseguito nonché il relativo costo, specificando l’importo per le spese professionali, e quello utilizzato per il calcolo della detrazione.

Bisognerà inoltre pagare le fatture con apposito bonifico bancario o postale: in particolare il bonifico dovrà riportare:

  • il codice fiscale del soggetto che richiede la detrazione,
  • il codice fiscale o la partita IVA del fornitore
  • la seguente causale: “Detrazione del 65% ai sensi della Legge 296/2006”.

Per semplificare l’iter è importante rivolgersi ad un unico interlocutore come Greengate in grado di  riqualificare il tuo immobile e fornire i documenti (attestazione, scheda informativa, ricevuta di trasmissione all’Enea) che, insieme a fatture e bonifici, dovranno essere esibiti al commercialista che elaborerà la tua dichiarazione dei redditi.

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